Ieri sera ero alla ricerca, come spesso accade, di spiegarmi in un certo qual modo i sentimenti chiamati in causa quando un essere umano ha di fronte qualcosa di meraviglioso.
Il mio obiettivo come molti di voi sapranno è la ricerca della meraviglia.
La capacità inconscia dell’uomo di meravigliarsi, fa in modo di mantenere i nostri cuori liberi da pregiudizi, la nostra mente aperta, il nostro essere bambino.
Anche Platone e Aristotele concordano nell’affermare, per la precisione, che la filosofia nasce dalla meraviglia, cioè dallo stupore davanti a cose che altri (popoli, individui) considerano ovvie e di cui credono di avere la spiegazione.
Proprio attraverso lo studio della meraviglia e dal potere che questa ha di ispirare una maggiore propensione alla generosità e all’enfatizzare la sensazione di appartenenza ad un gruppo che si è arrivato a classificare le emozioni umane in ben 27 stati d’animo interconnessi tra loro con ampie sfumature in ognuna di esse.
Quando pensiamo alle emozioni siamo soliti soffermarci solo sulle 6 basilari ed universali che sono:
Rabbia – Tristezza – Paura – Gioia – Disgusto – Sorpresa
e anche se nel film animazione Disney/Pixar “Inside out” ne sono presenti solo 5, vi assicuro che “sopresa” fa parte della gamma di base delle nostre emozioni.
( Per chi non ha visto “Inside out” vi consiglio di vederlo, fa bene al cuore)
Un team della Berkley,Università della California, ha sfidato il vecchio schema delle emozioni realizzando uno studio che mostra l’esistenza di molte altre sfaccettature del nostro “sentire”.
Gli autori, Alan Cowen e Dacher Keltner, si erano posti l’obiettivo di “far luce sulla piena gamma di emozioni che colorano il nostro mondo interiore”.
L’esperimento si è basato su un campione di 853 partecipanti divisi in 3 gruppi a cui sono stati mostrati 2185 brevi video senza audio, utili a fargli provare diversi tipi di emozioni.
Venivano mostrati sia momenti felici: matrimoni, nascite, rapporti sessuali; così come situazioni difficili o tormentate: morti, calamità naturali, guerre, e tanto altro.
Alla fine i partecipanti sono stati invitati a compilare un questionario riguardo a come si erano sentiti durante la visione.
Analizzando i risultati (pubblicati su Pnas), si è evidenziato come le persone abbiano mostrato un campione variegato di sentimenti e stati emotivi.
Analizzando la distribuzione degli stati emozionali riportati, viene confermato quello che forse dentro di noi già sapevamo: le emozioni possono prendere diverse sfumature e sono interconnesse tra di loro.
Ecco quali sono le 27 emozioni classificate:
Ammirazione – Rabbia – Apprezzamento estetico – Divertimento – Ansia – Soggezione – Imbarazzo – Noia – Calma – Confusione – Voglia – Disgusto -Dolore empatico – Estasi – Invidia – Eccitazione – Paura – Orrore -Interesse – Gioia – Nostalgia – Romanticismo – Tristezza – Soddisfazione – Desiderio sessuale – Simpatia – Trionfo
L’indagine svolta a Berkeley sull’esatto numero di corde emotive può stimolare ricerche più specifiche e approfondite in ognuna delle “nuove” dimensioni emotive, come sta facendo Keltner dal 2003 lavorando sulla meraviglia e i suoi effetti psicologici.E può avere applicazioni pratiche in medicina: «Riconoscere il fatto che il nostro comportamento quotidiano può essere influenzato così tante emozioni può portare a un’evoluzione nelle terapie psichiatriche» commenta Cowen.
«Riconoscere che il nostro arcobaleno emotivo è più variopinto di quanto si credesse, potrà spingerci a cercare cure più specifiche per restituirgli tutti i suoi colori».